Spalletti ha rivelato la strategia che metterà in atto per cercare di imporsi sullo Sporting Lisbona, prossimo avversario dei bianconeri.
Alla vigilia del match di Champions League tra Juventus e Sporting Lisbona, Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa per analizzare la sfida che attende i bianconeri. La partita, cruciale per la quarta giornata della fase a gironi, vedrà la Juventus impegnata contro una squadra portoghese nota per la sua qualità di gioco e la capacità di adattarsi in campo. Spalletti ha espresso la sua soddisfazione per le scelte tattiche adottate finora e ha sottolineato l’importanza di affrontare la competizione con determinazione e personalità.
Juventus e la sfida contro lo Sporting Lisbona
Il tecnico bianconero ha messo in evidenza la difficoltà della partita contro lo Sporting Lisbona, descrivendo la squadra avversaria come altamente qualificata nel gioco e con un’idea tattica ben definita. Spalletti ha dichiarato: “Sarà una partita difficilissima perché sanno giocare a calcio e hanno un’idea molto precisa”. Ha poi sottolineato l’importanza di lottare per vincere, spiegando che la Juventus deve mantenere una mentalità forte e ambire sempre al successo: “Fino a che la matematica non lo vieta noi dobbiamo ambire a lottare per vincere qualsiasi cosa”. Questa mentalità è supportata da uno slogan che incarna lo spirito della squadra, ‘non solo fino alla fine, ma oltre la fine’.
Spalletti e il piano per lo Sporting
Spalletti ha parlato anche della preparazione alla partita, sottolineando che giocare in Champions League è un’opportunità che richiede una mentalità di squadra forte e coesa. Ha evidenziato che la scelta peggiore in campo è l’incertezza, ribadendo che i giocatori devono avere il coraggio di fare scelte precise. “Il calcio è questo, si gioca ogni tre giorni, non abbiamo scappatoie“, ha affermato il tecnico, riferendosi al ritmo serrato delle competizioni.
Riguardo al suo piano per imporsi sullo Sporting Lisbona, l’allenatore ha elogiato il gruppo di giocatori per la loro disponibilità e capacità di adattarsi alle richieste tattiche, sottolineando che “la regola migliore è il buon senso”.
Inoltre, ha parlato di calciatori chiave come Cambiaso e Vlahovic, definendoli fondamentali per la squadra: “Cambiaso è un calciatore modernissimo […] Dusan è leggermente avvantaggiato perché è abituato alle pressioni”.
